IMU persone fisiche per il 2024: la guida completa

06/06/2024

Solo a sentir parlare di IMU 2024 ti spaventi? Non temere, ecco una guida chiara e pratica
con tutto quello che devi sapere per affrontare le scadenze senza stress.

Che cos’è l’IMU e chi deve pagarla

L’IMU, o Imposta Municipale Unica, è l’imposta che si applica a chi possiede più immobili in Italia.

Devi pagare l’IMU se:

Ma cosa significa avere un diritto reale su un immobile? Significa che hai determinate responsabilità sull’immobile in ragione dei privilegi che ti sono concessi. In tutti questi casi, la persona che ha il diritto reale (usufruttuario, utilizzatore, o abitante) ha il dovere di pagare le imposte e le spese relative all’uso dell’immobile, mentre il proprietario mantiene la titolarità del bene ma non può usarlo fino alla scadenza del diritto reale. Facciamo degli esempi?

1. Usufrutto: Mario ha un diritto di usufrutto su una casa di proprietà di Luigi. Questo significa che Mario può vivere nella casa e usarla come se fosse sua, ma non ne è il proprietario. Mario dovrà pagare le tasse e le spese di manutenzione della casa, mentre Luigi resta il proprietario effettivo ma non può usare l’immobile fino a quando il diritto di usufrutto di Mario non termina.

 

2. Diritto d’uso: Anna ha il diritto d’uso su un appartamento di proprietà di Carla. Anna può usare l’appartamento per sé e la sua famiglia, ma non può affittarlo ad altri. Le tasse e le spese di manutenzione ordinaria sono a carico di Anna, mentre Carla mantiene la proprietà dell’immobile.

 

3. Diritto di abitazione: Giovanni ha il diritto di abitazione su una villetta di proprietà di Marco. Giovanni può vivere nella villetta con la sua famiglia, ma non può utilizzarla per scopi commerciali o affittarla. Giovanni dovrà pagare le tasse relative al suo diritto di abitazione, mentre Marco resta il proprietario.

 

IMU 2024

Altre persone che devono pagare l’IMU

Devono pagare l’IMU anche:

Per gli immobili in comproprietà, ogni proprietario ha un’obbligazione fiscale indipendente.
Ad esempio, se Mario e Luigi possiedono insieme una casa, ciascuno è responsabile per la sua parte di tasse. Mario pagherà l’imposta sulla sua quota e Luigi sulla sua. Se Mario ha diritto a un’esenzione, questa sarà applicata solo sulla sua parte, mentre Luigi pagherà la sua quota piena, a meno che non abbia anche lui un’agevolazione.

Le esenzioni IMU

Sono esentate dal pagamento dell’IMU le abitazioni principali e le relative pertinenze (box, cantine, garage), eccetto quelle di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9). L’abitazione principale (chiamata anche “prima casa”) è quella in cui il proprietario e il suo nucleo familiare risiedono anagraficamente.
La scelta dell’immobile da considerare come prima casa va comunque comunicata al Comune con la Dichiarazione IMU.

Esenzioni IMU: casi particolari

Attenzione a questi casi particolari:

1. se due coniugi risiedono in case diverse nello stesso Comune, l’esenzione dall’IMU si applica solo per la casa destinata ad essere l’abitazione principale della coppia (la scelta dell’immobile da considerare come prima casa va comunque comunicata al Comune con la Dichiarazione IMU).
2. se due persone sposate o parti di un’unione civile hanno due case destinate ciascuna ad abitazione principale, possono beneficiare dell’esenzione su entrambe se rispettano i requisiti della dimora abituale e della residenza anagrafica del proprietario dell’immobile (sentenza Corte Costituzionale n. 209 del 13/10/22).

Ecco alcuni esempi:

1. **Case diverse nello stesso Comune**: **Paolo e Maria** sono coniugi che vivono in due case diverse nello stesso Comune per ragioni di lavoro. Solo una delle due case può essere esentata dall’IMU. Devono decidere quale delle due sarà considerata l’abitazione principale della coppia per beneficiare dell’esenzione.

2. **Unioni civili con due abitazioni principali**: **Giorgio e Marco**, sposati, possiedono ciascuno una casa in cui risiedono abitualmente e anagraficamente. Entrambe le case sono considerate abitazioni principali. Secondo la sentenza della Corte Costituzionale n. 209 del 13/10/22, se soddisfano i requisiti della dimora abituale e
della residenza anagrafica, possono beneficiare dell’esenzione dall’IMU su entrambe le abitazioni.

Come si calcola l’IMU

Calcolare l’IMU è semplice: alla base imponibile, che è data dal valore rivalutato dell’immobile, bisogna applicare l’aliquota prevista.
L’importo è proporzionato ai mesi e alla percentuale di possesso dell’immobile.

Le aliquote IMU 2024

Le aliquote per il 2024 dipendono da due fattori:

Sconti IMU

Sono previsti sconti rilevanti per le persone che si trovano in alcuni casi particolari.

Sconto IMU per immobili in comodato d’uso gratuito

Se concedi un immobile in comodato d’uso gratuito a tuoi parenti in linea retta entro il primo grado (come genitori e figli), puoi ottenere una riduzione dell’IMU del 50%.
Per ottenere la riduzione del 50% devi rispettare tre requisiti:

1. contratto registrato: devi registrare il contratto di comodato all’Agenzia delle Entrate,

2. unica abitazione: devi possedere solo l’abitazione che concedi in comodato e un altro immobile adibito a tua abitazione principale,

3. stesso Comune di residenza: devi risiedere e dimorare abitualmente nello stesso Comune dell’immobile che concedi in comodato.

Lo sconto del 50% continua anche in caso di morte del comodatario (chi riceve la casa in comodato), se l’immobile resta abitazione principale del suo coniuge con figli minori.
Lo sconto non si applica alle abitazioni di lusso classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9.

Sconto IMU per immobili in affitto a canone concordato

Se concedi in affitto un immobile con regolare contratto di locazione a canone concordato
registrato, paghi l’IMU nella misura del 75%.

Esenzione e rimborso IMU

Gli immobili non utilizzabili o disponibili per i proprietari sono esentati dal pagamento dell’IMU, a condizione che sia stata formalizzata una denuncia per i reati di:

Come ottenere l’esenzione IMU

Per ottenere questa nuova esenzione devi:
1. formalizzare la denuncia di reato presso l’autorità giudiziaria,
2. inviare una notifica telematica al Comune; questa notifica va inviata anche in caso di cessazione delle condizioni per l’esenzione.

Per mantenere l’esenzione ottenuta devi necessariamente presentare la dichiarazione IMU online entro i termini previsti; ad esempio, se hai ottenuto l’esenzione per il 2023 devi presentare la dichiarazione entro il 30 giugno 2024.

Rimborso dell’IMU già pagata

Grazie al recente intervento della Corte Costituzionale (sentenza n. 60 del 18/04/24), se la
tua proprietà è stata occupata abusivamente puoi richiedere il rimborso dell’IMU pagata dal 2019 in poi.
La richiesta di rimborso deve rispettare i termini di prescrizione dei tributi locali, che sono di cinque anni dal pagamento.

Se hai bisogno di maggiori informazioni scrivici a info@naigo.it o clicca qui per prenotare una consulenza.
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